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  • Immagine del redattoreGiovanni Rivaroli

Nota del Coordinamento Archeologi CNA

COORDINAMENTO ARCHEOLOGI CNA - Comunicato


In quanto rappresentanti di impresa riteniamo corretta la lettura che il Legislatore ha accolto in materia di accesso delle imprese alle gare di progettazione, comprese le società di archeologia nelle loro varie forme.

Non riteniamo questo principio un attacco verso nessuna altra rappresentanza della categoria ma al contrario un passo verso la normalizzazione del nostro settore, da sempre ritenuto e gestito come una sorta di corpo estraneo soprattutto nell'ambito della professione esterna allo Stato, in qualsiasi natura essa venga esercitata.

CNA ha avviato da lungo tempo un percorso di condivisione delle tematiche più rilevanti all'interno del settore, assieme a tutte le sigle di rappresentanza dell’archeologia; questo percorso, seppur non facile, ha permesso la reciproca conoscenza e il superamento di diffidenze radicate per diversi fattori tra le diverse componenti del mondo archeologia: ci auspichiamo che questo percorso, che ha portato ad un arricchimento reciproco e che ha prodotto diversi documenti importanti in materia, pur nel rispetto delle legittimi iniziative delle singole sigle, possa continuare ora con altri temi davvero importanti all'alba di una auspicata ripresa del piano infrastrutturale del Paese, quali tariffari, contrattualistica, inquadramenti retributivi e contributivi. Piano che dovrà vedere l’archeologia come plusvalore e non come freno delle iniziative di impresa sia pubbliche che private, ma per fare questo occorre una forte coesione e un vero riconoscimento della dignità di tutte le sigle di rappresentanza, ciascuna con le proprie peculiarità; in alternativa sarà facile relegare il nostro comparto e chi vi lavora da tantissimi anni, siano essi funzionari, imprese o professionisti, ad un ruolo marginale da cui potremo assistere come spettatori “privilegiati” al continuo svilimento della professione e di conseguenza del patrimonio archeologico del paese, sia esso inteso come forma immediata e visibile di bene archeologico sia inteso come meno visibile ma molto più grave e impattante perdita di dato scientifico.

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